La cucina è arte: il food e l'arte contemporanea. Jackson Pollock

La cucina è arte. Questo è l'assunto da cui parte lo studio che ho realizzato negli ultimi mesi per giungere alla realizzazione di alcuni piatti che traggono ispirazione dalle tecniche artistiche di alcuni maestri dell'arte contemporanea. L'origine dello studio trae spunto dalla osservazione della parabola crescente che ha visto il cibo e tutto ciò che per l'uomo rappresenta, evolversi esattamente come accaduto all'arte figurativa, la scultura, il cinema, la poesia, la letteratura, dagli albori della storia fino ai giorni nostri. L'oggetto cibo, presente già nel mondo antico nelle fonti più disparate oltre che nell'ambito preistorico in alcuni ritrovamenti ad esso collegati, si sostanzia man mano nella cultura scritta, nelle arti figurative e nei processi umani, divenendo parte integrante di un sostrato culturale che si completa nella naturalezza di tale rapporto. Con il passare dei secoli e con le rivoluzioni copernicane legate ad un nuovo concetto di arte, in seno a quella che viene definita arte contemporanea, il cibo da soggetto d'arte diviene vero oggetto artistico, traendo tale nobiltà dalla interazione con le mani sapienti dell'artista, un tempo semplicemente artigiano, semplicemente il cuoco. Sull'argomento ci sono pagine immense di letteratura che discutono sulla corrispondenza di tale termine rispetto all'ambito food o meno ma dopo una attenta riflessione mi sono convinto che abbiano ragione coloro i quali dicono che non tutto il cibo è necessariamente arte, come in realtà non tutti i dipinti lo sono o tutte le sculture. Possiamo definire opera d'arte il prodotto di un essere umano che travalica il concetto materico dell'oggetto e si pone su un piano ben definito di veicolazione culturale, di messaggi allegorici, o semplicemente di sensazioni di gusto, vista, olfatto che permangono nella cultura globale a dispetto del passare del tempo, divenendo per ognuno di noi un punto di riferimento per il futuro. L'opera d'arte diviene tale se riconosciuta da un pubblico sensibile alla stessa e se si riconosce a quell'atto una importanza che va ben olte l'oggi ma che si protrae nel futuro. Questa sintesi di un lavoro molto più ampio e che mi propongo di condividere con tutti voi a tempo debito con una opportuna pubblicazione, mi serve a presentarvi il piatto che mi è stato suggerito lungo i miei studi da un artista che ho incontrato idealmente sul mio cammino lo scorso inverno. Si tratta di Jakson Pollock. statunitense nato nel 1912 a long Island, è ritenuto forse il maggior esponente dell'action painting e cioè della pittura della tela in orizzontale e non nella maniera tradizionale su cavalletto, utilizzando la tecnica definita "dripping" e cioè della colatura del colore attraverso il movimento dinamico del corpo e degli arti superiori nell'atto del dipingere. Sulla tela inevitabilmente si depositeranno anche i resti della vita istantanea dell'artista al tempo della composizione dell'opera. La cenere della sigaretta, la polvere del pavimento, parti di terra del giardino vanno a comporre l'opera rendendola frutto di una pittura automatica. A tal proposito Pollock Afferma (Fonte Wikipedia) :"«Il mio dipinto non scaturisce dal cavalletto. Preferisco fissare la tela non allungata sul muro duro o sul pavimento. Ho bisogno della resistenza di una superficie dura. Sul pavimento sono più a mio agio. Mi sento più vicino, più parte del dipinto, perché in questo modo posso camminarci attorno, lavorare dai quattro lati ed essere letteralmente "nel" dipinto. È simile ai metodi dei pittori di sabbia indiani del west.»,
il piatto che ho realizzato partendo da questo presupposto, segue in pieno la tecnica dal punto di vista operativo e la corrente artistica contemporanea nel concetto di disillusione dalla realtà
di ribaltamento dei canoni classici e soprattutto di denuncia della illusione della vita quotidiana rispetto all'essenza della stessa nel vivere individuale. Pertanto ho realizzato un carpaccio
di gambero rosso condito con cinque diversi gel, alla mozzarella di bufala, al pomodoro datterino giallo, al basilico, alla rapa rossa e al cavolo viola, da una parte per coniugare gusti
complementari fra loro e bilanciarne gli effetti sul palato, dall'altra per giungere ad un effetto cromatico accattivanete e simile a quello proposto da Pollock, infine perchè la disposizione dei
gel ottenuta attraverso il "dripping" con biberon, ottiene come risultato finale un piatto che rappresenta ogni volta un gusto dinamico, data dalla dislocazione dei gel che restituiscono un
concetto principale di mutevolezza della vita e dei suoi mille percorsi.
Per l'approfondimento sugli studi effettuati vi rimando alla pubblicazione che ho intenzione di mettere a disposizione di tutti coloro che desidereranno approfondire quanto prima per ora vi presento il mio carpaccio di gambero alla Pollock che ho inserito nel menu estivo della struttura presso la quale lavoro da Luglio che è la Tonnara Bordonaro di Vergine Maria a Palermo. Buona lettura
Carpaccio di gambero rosso alla Pollock
Carpaccio di gambero rosso di Mazara con gel di basilico, bufala, cavolo viola, rapa rossa, datterino giallo
Ingredienti per 4 persone
Per il carpaccio di gambero rosso di Mazara
g.170 gambero rosso di Mazara sgusciato
g.2 sale fino marino
g. 3 olio e.v.o.
Per il gel al basilico
g.100 basilico fresco
g.1000 acqua
g.300 ghiaccio
g.1,2 gomma di xantana
Per il gel di bufala
g.50 bufala
g.50 panna fresca
g.0,8 gomma di xantana
Per il gel di datterino giallo
g.100 datterino giallo in acqua
g.4 sale
g.1,5 gomma di xantana
Per il gel di rapa rossa
g.100 rapa rossa cotta al vapore
g.2 sale
g.1 gomma di xantana
Per il gel di cavolo viola
g.150 cavolo viola cotto al vapore
g.3 sale fino marino
g.1,5 gomma di xantana
Procedimento
Per il carpaccio di gambero rosso
Disporre i gamberi sgusciati su un foglio di carta a strappo lucida e coprire con un ulteriore foglio.
Battere leggermente con l’aiuto di un batticarne, rendere di forma quadrata con l’aiuto di una
piccola spatola a gomito e disporre sul piatto condendo con olio e sale.
Per il gel di basilico
Disporre il basilico in acqua bollente per 2 minuti. Raffreddare con acqua e ghiaccio. Porre ora in
bicchiere e frullare. Passare in colino a maglia stretta e addensare il composto con la xantana
frullando con mixer ad immersione.
Per il gel di bufala
Frullare la bufala con la panna e successivamente passare in colino a maglia stretta. Infine
addensare in bicchiere con mixer ad immersione con l’aiuto della gomma di xantana
Per il gel di datterino giallo
Frullare il datterino giallo e filtrare per eliminare pelle e semi. Condire e addensare con aiuto della
gomma di xantana.
Per il gel di rapa rossa
Frullare la rapa rossa con il suo succo di cottura. Procedere a filtrare ed addensare con gomma di
xantana
Per il gel di cavolo viola
Frullare il cavolo viola cotto a vapore. Filtrare ed addensare con l’aiuto della gomma di xantana.
Disposizione del piatto
Porre il carpaccio al centro del piatto e decorare con la tecnica di dripping con l’aiuto di biberon
appositi con i gel all’interno.

